Wednesday 28 July 2010
21:48 | Posted by
Christian
Una croce nel cammino
Sono le sette, il rumore dei pellegrini che già dalle cinque del mattino preparano gli zaini, mi svegliano più volte, e adesso decido di alzarmi e andare in cucina a fare colazione. Ci sono delle macchine che con prezzi accessibili, ti distribuiscono yogurt, biscotti, brioche, e in più vi è anche una macchina che prepara il caffè, cappuccino,cioccolata, etc. Tra una cosa e un’altra, mi metto in marcia alle 9.00, è un po’ tardi, ma va bene. Il tempo è stupendo, il cielo azzurro.
Le distese di grano
La camminata oggi non è molto impegnativa, solamente il sole potrebbe essere un fattore che appesantisce il cammino, ma fortunatamente trovo varie fontane, in cui mi bagno la testa in cerca di refrigerio. Ho un sistema, nella testa metto una bandana di stoffa, che bagno e sopra mi metto un cappello fatto con materiale impermeabile, che mi protegge benissimo dal sole, e non permette alla stoffa di asciugarsi rapidamente, per cui patisco meno il caldo.
Il primo paese che trovo si chiama Grañon, e mi fermo per fare una seconda colazione. Mi rimetto in cammino, e dopo alcuni chilometri, entro in Castiglia e lascio alle mie spalle la Rioja. I
l paesaggio cambia, i vigneti lasciano spazio a distese ampissime di grano, e di qualche campo di girasoli.
I Girasoli
I girasoli sembrano vivi, sono tanti, e fanno un po d’impressione! Sono molto belli. Un po’ prima di arrivare a Belorado, c’è un rifugio che con soli 5 euro, ti da’a tanti servizi, tra cui la piscina.
La chiesa di Viloria de Rioja
Molti sono i pellegrini che si fermano, ma io desidero qualcosa di più in linea con il pellegrinaggio. Finalmente verso le 16.00, arrivo a Belorado, e mi reco nel rifugio parrocchiale, ha circa un 24 posti letto, è gratuito, a offerta libera. La mattina offrono la colazione. Il tempo di fare la doccia, lavare la roba, stendere, e comprare qualcosa da mangiare, e mi metto velocemente a scrivere e a pubblicare il blog. Ho il tempo di scambiare una chicchera con i pellegrini con cui condivido l’albergo.
Il lavoro nei campi moderno, la raccolta del grano
Già ci siamo incontrati a Logroño, Najera, e pian piano ci si sta conoscendo, in particolare con un gruppo di italiani che arrivano da Torino e Milano. Lo hospitalero è molto gentile, è un signore anziano, che lavora in coppia con una signora anche lei molto gentile. Non c’è la cena di gruppo, ognuno se la organizza per conto proprio, ma essendo piccolo il rifugio, si mangia tutti insieme, è molto carino, si chiacchiera.
Un momento della cena
Alle 20.00 vado a messa nella chiesa di Santa Maria, a lato del rifugio, e noto che anche tutti i pellegrini italiani, e altri, che sono nello stesso rifugio, partecipano. Il campanile della chiesa è abitato dalle cicogne che hanno costruito dei nidi giganti.
La chiesa di Santa Amria a belorado con i nidi giganti delle cicogne.
Tutta la Castiglia è piena di cicogne, che costruiscono i nidi nei campanili. Alle 20.30 il sacerdote ci invita ad andare nella cappella di San giacomo e ci dà la benedizione del pellegrino, in varie lingue, quindi, io la dedico a tutte quelle persone che si stanno collegando per la prima volta e stanno iniziando questo pellegrinaggio attraverso il blog.
La Santa Messa
Questa volta ho filmato la benedizione, e spero di riuscire a pubblicarla, perché è un po’ pesante il file. Belorado Il tempo come al solito corre inesorabilmente, già sono le 22.30, tutti a letto, fortunatamente lo hospitalero mi lascia nella sala dove si mangia, e io posso scrivere e pubblicare per il blog.
Finisco alle 02.00, è tardi, nel mentre arriva Simona, che ha deciso di rientrare e continuare il cammino da dove lo aveva lasciato, non sta tanto bene, quindi le preparo una camomilla e ce ne andiamo a dormire! Un saluto a tutti.
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