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Questo Blog è stato aperto inizialmente con l'idea di supporto al pellegrinaggio da Lourdes a Fatima a piedi. Dopo aver aperto il Blog, ho pensato che può essere un mezzo con il quale condividere nella web la mia vita, i miei pensieri.

Este Blog ha sido abierto inicialmente con la idea de apoyar el peregrinaje desde Lourdes hasta a Fatima a pie. Después de haber comenzado el Blog, he pensado que podría ser un medio con el cual compartir mi vida y mis pensamientos en la web .

I've opened this Blog with the idea to support the pilgrimage from Lourdes to Fatima on foot. After opening the Blog, I thought it could be a good medium for sharing my life and my thoughts.
Monday 26 July 2010
LA FESTA DI  SAN GIACOMO
25 LUGLIO 2010




Oggi mi sveglio alle 6.00, vado a fare colazione nella sala dove ieri sera abbiamo cenato. Gli hospitaleros hanno preparato il caffè, scaldato il latte, e messo marmellate con svariati gusti, burro, miele, fette biscottate e biscotti e cacao. Mi siedo a tavola, e mi gusto la mia colazione, con calma, senza fretta, assaporando il momento, l’attimo che mai più tornerà. 

 La torre in cui siamo saliti ieri notte

Prima di uscire, saluto i vari pellegrini, compagni di del cammino. Sono le 07.40 e mi metto in cammino. Attraverso la città di Logroño deserta, oggi è domenica, la domenica del 25 luglio, oggi, è la festa di San Giacomo apostolo. In Santiago de Compostela oggi è stata aperta la porta Santa e si apre ufficialmente “l’Anno Santo Jacobeo”. La tradizione vule che la porta Santa si attraversi al contrario, il simbolo della redenzione e del passaggio a una nuova vita, una uscita alla luce che è simbolizzata attraverso l’uscita del pellegrino attraversando una apertura del tempio fino alla uscita del Sole, che assomiglia al mito descritto nella Caverna di Platone. L’Anno Santo Jacobeo si manifesta quando la festa di San Giacomo apostolo accade di domenica, ciò si manifesta ad intervalli regolari di 6-5-6-11 anni. Il prossimo Anno Santo Jacobeo si celebrerà nel 2021. Il primo Anno Jacobeo fu proclamato dal Papa Callisto nel anno 1126, la grazia dell’anno giubilare consiste fondamentalmente in una indulgenza plenaria (completa) del perdono della pena che spetta per i peccati commessi. Per ottenere L’indulgenza occorre:
1. Recarsi alla cattedrale di Santiago de Compostela in pellegrinaggio
2. Recitare alcune preghiere (Il Credo, un Padre Nostro e pregare per le intenzioni del Papa) e assistere alla Santa Messa.
3. Ricevere il sacramento della penitenza(può essere 15 giorni prima o dopo) e fare la comunione.



Il primo paese che trovo si chiama Navarrete, mi fermo e mangio due fette di tortiglia e bevo due bicchieri di vino tinto della Rioja, anche perché dovrò camminare senza fermarmi fino a Najera. All’uscita di Navarrete vi è un monumento fatto a una pellegrina belga, Alice Graemer, morta in un incidente di traffico. Oggi il sole splende nel cielo azzurro, ogni tanto qualche nuvola passeggera passa davanti al Sole, dandomi un momento di ristoro. 

 I vigneti della Rioja

Dopo la pausa cammino molto spedito, veloce. Il cammino oggi non è particolarmente difficile perché si svolge quasi tutto in pianura. Devo cercare di arrivare presto, perché oggi è domenica e voglio andare a messa, anche se la messa di ieri è valida per oggi, ma io voglio assistere nuovamente. Il cammino è piacevole, ammiro gli immensi vigneti, che si perdono nell’orizzonte. Finalmente arrivo a Najera, sono le 14.30 no mi fermo a mangiare da nessuna a parte. Di fronte all’albergo municipale passa un fiume e nelle sue sponde vi è un magnifico prato verde. Vedo dei tavoli con tanta roba da mangiare, c’è una festa, ho ancora lo zaino in spalla, una signora mi mi chiama, e mi dice di avvicinarmi, sono invitato a mangiare! Fantastico, dopo 29 km, arrivare alla meta, e vederti offrire il pranzo, essere accolto, è fantastico. 



Mi tolgo gli scarponi, e mi viene offerto uno spezzatino di carne con patate, e un ottimo bicchiere di vino rosso! Qui conosco altri pellegrini italiani che arrivano da Torino e Milano. Mangio, chiacchiero e mi gusto questo nuovo regalo Divino! È fantastico! Lo spezzatino è molto buono, e ne mangi tre piatti. Poi mi viene offerta una fetta d’anguria, i dolci, il caffè e il un liquore! 



Sono veramente molto gentili. Ana, chi mi chiamò appena mi vide arrivare, mi spiegherà dopo che oggi festeggiano la festa di San Giacomo, e io, ovviamente mi lascio andare nel mangiare, per festeggiare la domenica e San Giacomo! 


 Ana la Hospitalera


Dopo pranzo, faccio una doccia, mi sistemo nel letto numero tre della camerata con circa un 80 posti letto. Prendo il computer e mi vado a sedere nell’entrata, dove vi sono dei tavoli con delle panche, per scrivere qualcosa, ma è già tardi, la messa è alle 19.00, per cui mi reco al monastero. Appena rientro dalla messa, Ana mi vede e mi chiama e dicendomi di seguirla. 



Mi porta con altri pellegrini, in una via lí vicina, dove ci fanno vestire con delle maschere, a me mi danno la parte del re, è il fantoccio più grande, devo entrare dentro e ci sarà una sfilata per le vie di Najera, per la gioia dei bambini, che ci guardano divertiti e alcuni terrorizzati. 







È stupenda anche questa giornata, io danzo con il fantoccio, che è leggermente pesante, e ho anche una sacca nelle spalle con il computer, ma la fatica non la sento, è veramente bello, cerco di fare anche molte foto per metterle nel blog. Quando finiamo la sfilata ci regalano una maglietta, una spilla e ci invitano a bere dal porrón, è un contenitore di vetro, bisogna bere portando il porrón in alto, cercando di non bagnarsi. Chiedo di farmi una foto, ma gli spagnoli, tardano apposta, scherzando, e quindi devo bere molto vino! 



Fortunatamente che quando cammini così tanto, sembra di bere acqua! La giornata sta per concludersi, oggi è stato un altro regalo della Divina Provvidenza, grazie di cuore mi Papà Celeste. Adesso voglio trascrivere una parte di una e-mail che ho ricevuto, e che vorrei condividere con tutti voi:

... Chri, sono andata in chiesa alle 9.30, mi ricordavo di una messa celebrata a quell'ora...ma il prete in estate celebra solo al mattino presto e alla sera. Così ho letto il vangelo e il pezzo di bibbia che avrei dovuto ascoltare oggi. Dice dell'importanza della preghiera, di quanto Dio sia padre buono che esaudisce sempre le preghiere dei suoi figli se sono sincere e oneste, allo stesso modo in cui farebbe un padre terreno coi suoi pargoli, allo stesso modo in cui farebbe un essere umano di fronte alle richieste di una persona in difficoltà.

Poi.. ho letto questa preghiera:
O mio caro Padre, tu mi hai dato questo nuovo giorno. Ti ringrazio. Tu sai quello che mi aspetta oggi e tutto quello che dovrò imparare, fare o sopportare. Come Gesù, tuo Figlio, io voglio dirti: Aiutami, allontana da me il male, dammi la forza e la saggezza, e fa' che le cose vadano per il meglio. Sia fatta la tua volontà buona e saggia!
Buon Dio, tu ti preoccupi di tutti: di quelli che hanno delle grandi responsabilità, di quelli che progettano il male, di quelli che soffrono anche se sono innocenti, di quelli che non hanno il coraggio di vivere o che avanzano senza scopo nella vita. Ed è per tutti loro che io voglio pregarti; affinché tu faccia girare per il meglio il loro destino, e la maggior parte degli uomini riconoscano il tuo amore, e si rimettano a te. Perché la tua vita è lo scopo del cammino di coloro che hanno fiducia in te.

Incomincio a scrivere la giornata del 24 luglio, vorrei scrivere anche quella di oggi ma lo faro domani, sono già le 02.00 del mattino, tutti i pellegrini già dormono! Vado a dormire!
Un abbraccio a tutti quanti!
Christian


TRADUCCIÓN AL ESPAÑOL 
25 Julio 2010- FIESTA DE SANTIAGO APÓSTOL 
LOGROÑO - NÁJERA (29 Km)

Hoy me he despertado a las 6 de la mañana, fui a desayunar a la sala donde ayer por la noche estuvimos disfrutando. El personal del albergue ha preparado el café, calentado el leche, ha puesto mermeladas con varios gustos, mantequilla, miel, rodajas tostado, galletas y cacao. Me llevo el desayuno a la mesa, y poco a poco lo voy tomando, con calma, sin prisas, saboreando el momento, un momento único, que nunca más volverá.

Antes de salir, saludo a los distintos peregrinos, compañeros del camino. Son las 07.40 y me pongo en camino. La ciudad de Logroño está desierta; hoy es domingo, el domingo del 25 de julio, hoy, es la fiesta de Santiago Apóstol. En Santiago de Compostela hoy se ha abierto la puerta Santa y con ella se ha abierto oficialmente el «Año Santo Jacobeo". La tradición dicta que la puerta Santa hay que cruzarla en el sentido contrario: es el símbolo de la redención y de paso a una nueva vida, una salida a la luz que está simbolizada mediante el peregrino que atraviesa una apertura del templo hasta la luz del sol. Esto me hace pensar que se parece al Mito de la Caverna de Platón. El Año Santo Jacobeo es aquel año en que la la fiesta de Santiago Apóstol cae en domingo; esto se manifiesta a intervalos regulares de 6-5-6-11 años. El próximo año Santo Jacobeo se celebrará en 2021. El primer año Jacobeo fue proclamado por el Papa en el año 1126. La gracia del año jubileo consiste fundamentalmente en una indulgencia plenaria (completa) del perdón, el perdón que corresponde por los pecados cometidos. Para obtener la indulgencia es necesario:
Ir a la catedral de Santiago de Compostela en peregrinación
Rezar algunas oraciones (el Credo, un Padre Nuestro y rogar para las intenciones del Papa) y asistir a la Santa Misa.
Recibir el sacramento de la confesión (puede ser 15 días antes o después) y hacer la comunión.

El primer pueblo que encuentro en la jornada de hoy se llama Navarrete, me paro para comer dos trozos de tortilla junto con dos vasos de vino tinto de la Rioja. Tendré que caminar sin parar hasta Nájera. En Navarrete encuentro un monumento dedicado a una peregrina belga, Alicia Graemer, peregrina que murió en un accidente de tráfico. Hoy, el sol brilla en el cielo azul, de vez en cuando alguna nube pasajera pasa delante del sol, disfruto del momento de descanso, de recuperación..

Después de la pausa camino muy rápido. El camino de hoy no es especialmente difícil porque es bastante llano. Tengo que intentar llegar pronto, porque hoy es domingo y quiero ir a misa, incluso sabiendo que la misa de ayer es válida para hoy, yo quiero asistir nuevamente. El camino es agradable, admiro los inmensos viñedos que se pierden en el horizonte.

Por fin llego a Nájera, son las 14.30 pero aún no me detengo a comer. Ante el albergue municipal pasa un río y en sus orillas hay un magnífico césped verde. Hay muchas mesas, en donde hay gente que parece que está a punto  de comer, es una fiesta, aún tengo la mochila en la espalda cuando una señora me llama y me dice que me siente con ellos, que me invitan a comer  ¡FANTÁSTICO! , tras 29 km de camino, llegar a la meta, y que la gente te salude ofreciéndote el almuerzo, acogiéndote, es genial.

Me quito las botas, y me ofrecen un trozo de carne con patatas, ¡y un excelente vaso de vino tinto! Aquí conozco a otros peregrinos italianos que llegan de Turín y de Milán. Como, bebo ¡y disfruto de  este nuevo regalo Divino! ¡Es fantástico! La carne está muy buena, y como tres planos. Luego me ofrecen los dulces, el café y ¡un licor!

Son realmente muy amables. Ana, la persona que me invitó a sentarme a comer en cuanto me vio llegar, me explica que hoy celebran la fiesta de Santiago Apóstol, yo por tanto, me dejo llevar para celebrar este día tan especial.

Después de comer, me ducho, y me echo en el la litera número tres de la habitación en la que hay aproximadamente unas 80 camas. Cojo el ordenador y me siento en una mesa, para escribir algo, pero es bastante tarde, la misa es a las 19.00 horas en el monasterio. Tan pronto regreso de la misa, Ana me ve y me llama para decirme que la siga.

Me lleva con otros peregrinos a una calle cercana. Allí nos dicen que nos pongamos unas máscaras, a mí me dan una que es el rey, es el títere más grande. Me dicen que me meta dentro, para comenzar el desfile por las vías de Nájera, para la alegría de niños, que nos miran disfrutado y... algunos también aterrorizados.

Es estupendo este día... yo danzo con el títere, que es ligeramente pesado, y a pesar de llevar  también un bolso en las espaldas con el ordenador, la fatiga ya no la siento, es realmente bueno; intento hacer también muchas fotografías para ponerlas en blog.

Cuando acabamos el desfile nos regalan una camiseta y nos invitan a beber del porrón; me encanta beber llevando el porrón en el alto. Pido que me hagan una foto, pero los españoles, bromean y tardan mucho, ¡para que yo beba mucho vino!

Afortunadamente cuando caminas tanto, ¡parece que en lugar de vino, bebes agua! El día se está terminando, hoy ha sido otro regalo de Divina Providencia, gracias de corazón a mi Padre Celeste. Ahora quiero transcribir una parte de un e-mail que he recibido, y que quiero compartir con todos vosotros:


... Chri, he ido a la iglesia las 9.30 ya que creía que había misa a esa hora... pero ahora el sacerdote al ser verano, celebra sólo la misa a la mañana temprano y a la noche. Aún así, por mi cuenta, he leído el Evangelio y el trozo de Biblia que habría tenido que escuchar hoy. Hablaba de la importancia de la oración, de lo bueno que es Dios Padre,  que siempre escucha las oraciones de sus hijos si son sinceras y honestas, del mismo modo en que haría un padre terrenal con su prole, del mismo modo en que haría un ser humano ante las peticiones de una persona en dificultades.

Luego... he leído esta oración: O mi querido Padre, Tú me has dado este nuevo día. Te doy las gracias. Tú sabes lo que me espera hoy y todo lo que debo aprender, hacer o soportar. Como Jesús, tu hijo, yo quiero que me ayudes a alejarme del mal; dame fuerza y sabiduría, y, que las cosas vayan por el mejor camino. ¡Se haga tu voluntad buena y sabia!

Buen Dios, Tú te preocupas de todos: de los que tienen las grandes responsabilidades, de los que proyectan el mal, de aquellos que sufren también si son inocentes, de los que no tienen el coraje de vivir o que avanzan sin un fin en la vida. Y es para todos ellos que yo quiero rezar; para que Tú les hagas avanzar por el mejor destino, y que la mayor parte de los hombres reconozcan tu amor. Porque la tu vida es el objetivo del camino de aquellos que tienen confianza en Tí.

Empiezo a escribir sobre la jornada del 24 de julio, quisiera escribir también la de hoy pero ya lo haré mañana, ya son las 02.00 de la mañana, ¡todos los peregrinos ya duermen! ¡Me voy a dormir! ¡Un abrazo para todos y todas!


 Los Arcos


Oggi mi sveglio alle 5.47, lo zaino l’avevo già preparato dal giorno prima, lo porto fuori dalla camerata per cercare di non disturbare nessuno, mi preparo e vado in cucina a fare colazione. Qui incontro puntuali, Victor e Carmine, faccio colazione e parto, sono le 06.27. C’à ancora un poco di buio, inizio il cammino un po’ dolorante, ma dopo una mezzora buona, i dolori passano. Verso le 8.00, arrivo al primo paese, che si chiama Torres del Rio. Mi fermo al primo bar, praticamente l’unico, faccio una seconda colazione conosco Fiona e Michel, due ragazze irlandesi, con cui chiacchiero un po’. Michel è al secondo anno di infermeria specializzata in psichiatria. 


Dopo aver finito la colazione, inizio il cammino e subito incontro ancora dentro Torres del Rio, la Chiesa di forma ottagonale del Santo Sepolcro, che forse fu costruita dai Templari. 













La chiesa Ottagonale del Santo Sepolcro a Torres del Rio


 Foto di gruppo con dei pellegrini

 Interno della Chiesa del Santo Sepolcro


Esco dal paese e continuo il cammino, il sole oggi è forte, ma il cammino è piacevole.

 Viana
 

Alle 11.10 entro a Viana, bella cittadina, dove vi è la tomba di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro IV. Fu ucciso in un duello con Il conte Lerín vicino a Viana, ed è stato sepolto nella chiesa di Santa Maria a Viana. Era arrivato in Navarra solamente nel 1506. Quando arrivo nel centro storico, incontro tantissime persone vestite di bianco, con un fazzoletto rosso intorno al collo e una banda rossa nella cintura. Oggi c’è “el encierro”, si tratta di una festa tradizionale spagnola, con i tori. In pratica, fanno uscire i tori per le strade, che sono chiuse con delle staccionate di legno. 


Le persone si fanno rincorrere dai tori, qualcuno molte volte, non ce la fa, e viene incornato dal toro. Sono soprattutto persone inesperte, inglesi molte volte, che si ubriacano, e il toro li incorna senza pietà. Per molti è difficile capire perché agli spagnoli piaccia farsi inseguire dai tori, è una prova di coraggio per loro e una tradizione. 








Io quando arrivo, giocano con tori finti che spruzzano acqua, è per i bambini, alle 14.00 ci sarà quello vero, con i tori, ma io non rimango, ho ancora 10 km da fare. Rimango giusto il tempo di fare alcune foto e dei video, e di essere colpito dall’acqua e incornato da un toro! 






Il toro che mi ha incornato!


Riprendo il cammino e dopo un po’, supero il confine della Navarra ed entro in una nuova regione, la Rioja, rinomata per i suoi ottimi vini. 




Alle 14.30, sono finalmente a Logroño, un’altra meta è stata raggiunta! Sono felicissimo! Mi reco presso l’albergo parrocchiale. 

 Una pellegrina in cammino





L'albergo parrocchiale di Logroño


Suono, mi aprono e mi accolgono con molto amore, mi danno un materassino dove dormire, mi faccio la doccia, lavo la roba, e mi metto a lavorare per la pubblicazione del blog precedente. 








                                       
La sala dove si dorme                       


Mentre scrivo, alcuni pellegrini mi chiedono sul blog, sono curiosi anche di vedere le tappe che ho fatto. Un pellegrino messicano, Edoardo, è gentile e mi va a comprare una bottiglia di vino, che dividiamo con altri pellegrini. Il tempo scorre velocemente e arriva l’ora della messa. Vado a messa, domani è la festa di San Giacomo (Santiago), e ovviamente già dal sabato sera viene festeggiato. Io mi trovo nella chiesa di Santiago apostolo, mi chiedono di leggere alcune preghiere in italiano. 



Nella chiesa ci sono anche degli ecuadoriani, hanno dei vestiti super colorati, molto belli. Anche oggi fanno la benedizione del pellegrino, siamo fortunati, abbiamo tutti noi ricevuto una nuova benedizione! 

 La benedizione del pellegrino

Una immagine di una Madonna mi sorprende, si chiama la Madonna della Speranza, è bellissima e sorridente, si può invocare, e io l’ho invocata per tutti noi, affinché ci possa dare la speranza, e accendo un candela per tutti noi. 


La Madonna della speranza - La Virgen de la Esperanza



L’invocazione (Italiano-Español):

Oh Virgen de la Esperanza. Prostrado ante tus
Oh Madonna della Speranza. Prostrato davanti i tuoi
Plantas, bendigo al Señor que, desde la eternidad,
piedi, benedico il Signore che, dalla eternità
te distinguió entre todas las creatura para ser la
ti scelse tra tutte le creature per essere la
Madre de su Hijo hecho hombre:
Madre di tuo figlio fatto uomo:

• Cuida con solicitud maternal a todos los niños;
• Proteggi con amore materno a tutti i bambini;
• Mira compasiva a los jóvenes;
• Guarda con compassione a tutti i giovani;
• Haz que el pesimismo no se apodere de los infermo y atribulados;
• Fai che il pessimismo no si appropri degli ammalati e tribolati.
• Vela por los maestros y educadores;
• Veglia per i maestri e gli educatori
• Alienta a los que se dedican al apostolato seglar;
• Incoraggia alle persone che si dedicano all’apostolato secolare;
• Bendice a los sacerdotes y religiosos.
• Benedici i sacerdoti e y religiosi.

(Hágase ahora la petición que se desea
alcanzar y récese un “Pader Nuestro” tres “Ave Maria” y gloria”)

(Fare la richiesta che si desidera ricevere, recitare un “Padre Nostro” tre “Ave Maria” e “Gloria”)



Dopo la messa c’è la cena offerta dalla parrocchia, come d'altronde la cena. Io mi trovo tra persone che parlano solo inglese, la cena è piacevole e leggera. 

Un momento della cena

Dopo cena arriva Jose Ignacio, che è il parroco e ci informa che adesso c’è una meditazione libera nella chiesa, si passa per un passaggio segreto dal rifugio alla chiesa. Lo ripete in francese e un suo collaboratore in inglese, poi ci dice che non lo dice in italiano, perché gli italiani intelligenti lo capiscono, e io sottolineo, che tutti gli italiani sono intelligenti! Simona, una pellegrina italiana, applaude, e il parroco ci dice di non perderci nel passaggio segreto, e che non vuole perdere qualche italiano, che poi gli rimane nella torre a salire su e giù! 


 La meditazione


Dopo la meditazione, ci mettono il timbro nella credenziale s si ritorna nel rifugio, ma io, nel passaggio segreto trovo un’entrata con delle scale, le salgo, mi segue anche Simona, non finiscono più, fino a quando non arriviamo in cima alla torre, dove ci sono le campane. 


 L'interno della torre

È bellissimo, e scatto alcune foto della città di Logroño, capoluogo della Rioja. 

 Logroño

Riscendiamo le scale, e andiamo a dormire. Incontriamo a Jose Ignacio, il parroco, al quale gli faccio i complimenti per l’ospitalità. Lui mi dice che è normale, e io gli dico che non è così, non tutti i preti si comportano così, e gli racconto del prete di Estella. Mi confida che le offerte gli coprono abbondantemente le spese, e gli rimangono soldi, è molto felice, e non lo fa per soldi, ma per dare un supporto ai tanti pellegrini. L’aria che si respira è fantastica. Anche qui ci sono gli hospitaleros volontari dell’associazione che ha il simbolo della persona con le braccia aperte di Arrés e di Estella. È tardi, e si va a letto, già hanno spento tutte le luci. 

Un bacione, e buonanotte a tutti!

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