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Questo Blog è stato aperto inizialmente con l'idea di supporto al pellegrinaggio da Lourdes a Fatima a piedi. Dopo aver aperto il Blog, ho pensato che può essere un mezzo con il quale condividere nella web la mia vita, i miei pensieri.

Este Blog ha sido abierto inicialmente con la idea de apoyar el peregrinaje desde Lourdes hasta a Fatima a pie. Después de haber comenzado el Blog, he pensado que podría ser un medio con el cual compartir mi vida y mis pensamientos en la web .

I've opened this Blog with the idea to support the pilgrimage from Lourdes to Fatima on foot. After opening the Blog, I thought it could be a good medium for sharing my life and my thoughts.
Wednesday, 14 July 2010

 Oggi ho varcato il confine spagnolo!

Questa notte non ho dormito tanto bene, mi sono svegliato alle 5.30, e poi sono rimasto in dormi veglia fino alle 7.00. Nella casetta fantastica dove ho dormito, ve la devo descrivere, appena si entra, vi è un pavimento tutto in pietra, due bagni e la cucina, piccolina, con il tavolo in legno, ben rifinita, e con una finestra nel giardino, che lascia intravedere le montagne. Al lato destro dell’ingresso principale della casa, vi è una scala tutta in legno, che porta a due stanze, con il pavimento anche esso in legno, e con le finestre sul tetto, che guardano sulle montagne. In una stanza ci sono 4 letti, nella seconda, 2. Io ho dormito nella stanza con due letti, mentre nella stanza a 4 letti hanno dormito 4 ciclisti, ma è come se avessi dormito solo nella casa, perché sono partiti alle 5 del mattino.

                                                                   Borce

Alle sette del mattino mi sveglio e vado a fare colazione in cucina. Sono molto contento, oggi arriverò al Somport, da 550 metri della località dove mi trovo, Borce, passerò a una altitudine di 1600 metri. Oggi farò ciò che cinque anni fa ebbi paura di fare, il passo del Somport. Dopo colazione, mi fermo nel bar di Borce, e chiacchiero con Stephanie, una ragazza che lavora nel bar, e mi bevo un caffè. Stephanie mi racconta che lei vive a Borce perché è nata qui, adesso lavora nell’unico bar del paese di soli 163 abitanti, e mi dice che vivono solo persone anziane. Mi racconta che a lei piace vivere lì, Stephanie avrà un 25 anni, la saluto, ci facciamo una foto ricordo e parto! Il percorso si svolge quasi tutto per strade di montagna, con pochi segnali, per cui devo andare ad intuito, e fortunatamente non mi perdo. I sentieri di montagna sono tutti in salita, ed è veramente dura.




La prima pausa la faccio dopo due ore di cammino, mentre la seconda dopo un’ora. Mancano ancora due ore al Somport, sono partito alle 8.40 e arrivo alle 16.00, con una fatica incredibile. Ho pensato a tutte quelle persone che mi incoraggiano, ne ho avuto bisogno, anche se adesso scrivendo, mi sono quasi dimenticato le fatiche. In questo tratto, perdo il mio rosario durante una piccola sosta.



È incredibile, basta arrivare alla mete che ci dimentichiamo ciò che abbiamo patito. Durante il cammino ho pensato al tema della paura. Molte e-mail che ho ricevuto, parlano della paura, per svariati argomenti. Cos’è la paura, è in realtà un qualcosa di molto importante, ci aiuta a proteggerci. Per esempio, io nel cammino di oggi, nei sentieri di montagna ho prestato molta attenzione a dove mettevo gli scarponi, so che un errore, mi potrebbe far scivolare in qualche scarpata, e chi mi trova più? Sempre se sopravvivo! Se non avessi paura, non me ne preoccuperei, ecco che la paura gioca un ruolo fondamentale. Se però la paura fosse troppa, non potrei affrontare i sentieri di montagna, non potrei fare il cammino.

                                                      Il castello del principe della paura

La paura deve quindi essere proporzionata. Immaginiamo che la paura sia rappresenta da un fantomatico principe, il principe della paura. Il principe della paura è un nostro consigliere, che ci vuole bene e che ci consiglia per il meglio. Quindi incomincia a dirci tutti i problemi possibili immaginabili che ci potrebbero accadere. Prendiamo la mia camminata, che è stata veramente difficile oggi, il principe della paura s’avvicina e mi dice, non prendere il sentiero, non incontrerai nessuno, se cadi nessuno ti troverebbe, poi stai attento, sai che ci sono frane nelle montagne, qualche sasso potrebbe travolgerti o colpirti in testa, c’è anche il problema dei cani, ti vedono e ti aggrediscono e tu non puoi difenderti, quando finisce il sentiero, e devi prendere la statale, passano molti tir e ti potrebbero schiacciare, poi non devi sottovalutare che ti potrebbe venire un infarto, o magari finisci l’acqua e rischi una disidratazione, etc.



Il principe della paura ci mostra tante possibilità, che non voglio dire che è impossibile che si avverino, ma sta a noi dargli un equilibrato peso, anche perché se no, dovremmo stare in casa, chiuderci, e non so fino a che punto saremmo sicuri!


Il principe della paura può costruirci la nostra prigione senza che noi ce ne rendiamo conto.





Non dobbiamo permettere loro di costruirci la nostra cella, no, le paure sono solamente probabilità che potrebbero accadere, con percentuali irrisorie! Vi è una frase, di Gesù che sempre mi ha fatto pensare, quando si riferisce ai bambini, e dice che se vogliamo entrare nel Regno dei Cieli, dobbiamo tornare come loro. Io adesso medito, i bambini sono degli esseri fantastici, ma per esempio, sono dei sadici incredibili, non si rendono conto se ti fanno male e non gli importa, perché sono egocentrici e non riescono a mettersi nel posto di un’altra persona. Non mi dilungo sul comportamento dei bambini, ma mi chiedo, perché Gesù li cita? Ho studiato per anni il comportamento dei bambini, e alla fine, ho trovato forse una spiegazione. Quando il bambino ha sei mesi, inizia a percepire la paura, il senso del pericolo. Per capire ciò, si fa un esperimento, si mette il bambino in una stanza, dove nel pavimento c’è una lastra di vetro, e sotto c’è un vuoto. Uno sperimentatore, si mette nella parte opposta, chiama il bambino, il bambino deve passare per la lastra di vetro, vede il vuoto e si ferma. A questo punto entra nella scena la madre, chiama il piccolo, la madre rassicura con uno sguardo il bambino, e gli fa cenno di venire. Il bambino, nonostante abbia il senso del pericolo e della paura, attraversa la lastra di vetro. Ciò io lo paragono alla frase di Gesù, dovete tornare come bambini se volete entrare nel Regno dei Cieli, cioè, ad un lasciarsi andare completamente nelle mani di Dio, senza aver paura della vita, lui ci proteggerà sempre! A voi le meditazioni personali a questo pensiero! Adesso mi trovo nel Albergue Pepito Grillo, a Canfranc-Estacione, 1200 metri, e sto scrivendo al computer, con un bicchiere di vino rosso della rioja, e una borsa di ghiaccio nella gamba sinistra, per contrastare una infiammazione al tendine. Oggi ho percorso 27,5 km. Le infiammazioni ai tendini durante il cammino io le curo con il ghiaccio, e all’occorrenza con ibroprufeno, che è un antinfiammatorio. Adesso vi lascio, un abbraccio a tutti.

2 comments:

Anonymous said...

Mi ha colpito tantissimo questo blog!Sei fortissimo!!Complimenti!continua così.
buon viaggio.

stefania

Christian said...

Ti ringrazio tantissimo Stefania, sei molto gentile, un saluto,
Christian

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